Traffic in truth

 

Può un uomo nell’età della scienza credere ancora e non essere accusato di distacco dalla realtà? Può un uomo di scienza dialogare con un uomo di fede e viceversa? Scienza e Fede possono essere alleate?

La ricerca di una risposta a questa domanda mi ha portato ad alcuni incontri in questi anni, uno di questi è quello con Polkinghorne di cui in questa immagine è possibile vedere la copertina di un piccolo libretto. Fisico britannico diventa pastore anglicano e negli ultimi 25 anni pubblica numerosi testi proprio sulla fede propria di un uomo di scienza.

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Il libro dopo un’introduzione analizza in due brevi capitoli le intuizioni (insights) che Teologia e Scienza possono dare alla conoscenza della verità. L’osservatore viene posto su di una frontiera che separa gli abitanti del mondo della scienza da quelli del mondo della teologia e viene portato passo dopo passo a vedere come i due metodi di studio non siano poi così distanti tra di loro. Così nasce un “traffic” nella verità tra le due terre. Ne nascono così Common Causes trattate nel quarto capitolo dove viene presentata l’utilità della sinergia in questi due ambiti per concludere con qualche breve prospettiva personale.

Pagine 54, Fortress Press

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Pieces – Che cosa cerchiamo?

 

I tried to be perfect But nothing was worth it

I tried to be perfect
But nothing was worth it
I don’t believe it makes me real
I thought it’d be easy
But no one believes me
I meant all the things I said
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
This place is so empty
My thoughts are so tempting
I don’t know how it got so bad
Sometimes it’s so crazy
That nothing can save me
But it’s the only thing that I have
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own
On my own
I tried to be perfect
It just wasn’t worth it
Nothing could ever be so wrong
It’s hard to believe me
It never gets easy
I guess I knew that all along
If you believe it’s in my soul
I’d say all the words that I know
Just to see if it would show
That I’m trying to let you know
That I’m better off on my own

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Come noi sempre possiamo essere…

 

Ma un dì si chiese chi era….

Era un uomo cattivo, ma cattivo, cattivo, cattivo,
eppure così cattivo il Signore lo salvò:
quando si alzava la mattina tutto gli dava fastidio
a cominciare dalla luce, perfino il latte col caffè.
Ma un dì si chiese chi era che gli dava la vita,
un dì si chiese chi era che gli dava l’amor.
“Ci se ne frega della vita! Chi se ne frega dell’amore!”
lui ripeteva queste cose, ma gli faceva male il cuore.
Ed il Signore dal cielo tanti regali gli mandava,
lui li guardava appena, anzi alle volte poi si lamentava.
Ma un dì si chiese chi era che gli dava la vita,
un dì si chiese chi era che gli dava l’amor.
Poi un giorno vide un bambino che gli sorrideva,
vide il colore dell’uva e la sua nonna che pregava,
poi vide ch’era cattivo e tutto sporco di nero,
mise una mano sul cuore e pianse quasi tutto un giorno intero.
E Dio lo vide e sorrise, gli tolse quel suo dolore,
poi gli donò ancor più vita, poi gli donò ancor più amor…
Era un uomo cattivo, ma cattivo, cattivo, cattivo,
eppure così cattivo il Signore lo salvò.

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Membri Agenzia Nucleare

Con la nomina da parte del Consiglio dei Ministri dei membri dell’Agenzia Nucleare si volta pagina nel panorama energetico italiano. Seguiremo con crescente interesse il lavoro e il dibattito che caratterizzerà i prossimi tempi.

Notizia

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Quale educazione?

Science 22 October 2010: Vol. 330. no. 6003, p. 427

EDITORIAL – An Education That Inspires (Bruce Alberts)

Why is it that children, who enter school at age 5 filled with excitement and wonder about the world, often become bored with education before their teenage years? How might the United States produce a more engaging education system, one that allows a child with a specific fascination to explore that interest in depth as an integral part of his or her early education? Here I sketch a possible plan based on science, technology, engineering, and math (STEM) awards that would be largely earned through student activities outside of school.

http://www.sciencemag.org/cgi/content/summary/330/6003/427

Anche una rivista come Science dedica l’editoriale alla noia che nasce nei bambini/ragazzi lungo il percorso scolastico, e noi cosa possiamo fare in questo? E’ solo un problema di percorsi originali?

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Il portico di Salomone

Atti 5

[12] Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone;

[13] degli altri, nessuno osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.

Leggendo questo breve stralcio talvolta viene da pensare che l’ideale sia stare sempre insieme, avere un luogo in cui passare tutto il proprio tempo con i propri amici; talvolta viene da dire che la misura della propria cristianità e felicità dipende da quanto si abita in questo luogo dimenticando che dal portico sono poi partiti per il mondo. D’altra parte invece può anche capitare che leggendo questo brano uno si accorga di essere in fondo solo, di fare ogni istante di testa propria senza un luogo che possa essere aiuto al proprio cammino. E tu in che posizione stai?

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