Un “corredo” simbolo di una storia

Storia di un idea insolita: Ingegneria ed Eucarestia

Ero a Roma, subito dopo Pasqua, con i ragazzi del ’98 di Cernusco nell’aprile del 2012 e, non so bene per quale riferimento di don Andrea durante una delle celebrazioni, mi è nato il desiderio che, per l’ordinazione presbiterale, dentro la semplicità del “corredo” ci fosse un segno della storia che mi ha portato a questo passo. In particolare volevo un segno del mio legame con il mondo dell’ingegneria. Il primo materiale a cui ho pensato è stato la fibra di carbonio.
Tornato a casa, nelle vacanze pasquali, in un passaggio in aula studio nel campus Bovisa, (la “Totti” in cui anch’io ho passato molte ore) ho confidato questo mio desiderio a qualche amico competente e ho iniziato a cercare in internet chi potesse realizzarlo. L’unico vincolo che avevo era che l’interno dovesse essere dorato. Ricordo la curiosità di Matti e di altri amici.

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Ho scoperto che dorare la fibra era un’operazione troppo impegnativa ma che gli oggetti potevano essere prodotti in casa laminando a freddo tessuti di fibra e resina epossidica. Chiacchierando con un po’ di amici tra cui un caro designer cernuschese, Fede, l’idea ha preso forma. È sua l’idea del patchwork che poi è stato la soluzione finale.
Un pomeriggio, accompagnato dall’incredulità del mio caro vicino di camera Mattia, dopo aver ordinato un kit su ebay ho realizzato una coppetta in fibra di carbonio. La soluzione iniziava a prendere forma!

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A quel punto è nata la seconda parte dell’idea: farlo realizzare dai miei genitori. in questo modo anche il legame con loro veniva racchiuso nel calice che avrei usato celebrando per la prima volta la S. Messa.
La tecnica era chiara, quello che mancava era un modello. Un’amica di Brera, la Betta, ha realizzato uno stampo che poi purtroppo non è stato utilizzato perché la laminazione, per ridurre le imprecisioni, richiede raggi di curvatura molto grandi e superfici interne ed esterne ampie.
Tra coppette e tentativi siamo arrivati al calice che potete vedere oggi: molto semplice come linee, senza decorazioni o incisioni (solo una semplice dedica sotto la base) ma carico di significato.

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Affinata la tecnica negli ultimi giorni mio papà ha prodotto anche una patena abbinata.
È così che il mio “corredo home Made” porta, con semplicità la mia storia.
La casula invece, prodotta da una ditta del mio paese d’origine, Codogno, rappresenta con la trama dorata la gioia di questo giorno e con la sua semplicità l’ordinarietá di una storia che continua, di un’avventura che si dipana nel tempo e che ci riserva ancora molte sorprese.
Grazie!

 

Testo in pdf: StoriaDeiVasiSacri

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