Senza la libertà di questi personaggi oggi non saremmo qui e la storia si sarebbe fermata. Senza la libertà di questi personaggi nulla sarebbe accaduto e l’iniziativa, lodevole, del Signore sarebbe finita nel nulla.
Noi oggi abbiamo la stessa responsabilità di fronte alle cose che ci accadono e ai rapporti nella nostra vita, senza la nostra libertà il Signore non agisce e nelle nostre scelte quotidiane si gioca tutto questo.
Testo completo: 20160117 II Domenica dopo l’Epifania
Dopo il passaggio del tempo di Natale anche noi siamo chiamati a riconoscere i segni della sua presenza, i segni che in questo tempo vorrà donarci perchè la semplicità e gratuità di quel bambino che è nato, il coraggio e la decisione che hanno mosso Maria, la disponibilità che ha caratterizzato Giuseppe e la grande testimonianza di Giovanni diventino il sostegno delle nostre giornate.
Anche noi dobbiamo sfruttare queste settimane che ci separano dall’inizio della Quaresima, è quest’anno non sono molte, per cercare di accogliere realmente quel bambino che è nato. Non mi viene termine migliore perché occorre rendere bene l’idea che al Signore si aderisce non per uno sforzo, non per un ragionamento, non per un calcolo ma per lo stupore di fronte a una presenza che con la sua testimonianza man mano lo rende presente.
Testo completo: 20160110 Battesimo del Signore
Torna invece alla vita ordinaria con sguardo certo il cristiano che in queste festività ha seguito quel bambino e su di lui ha deciso di fondare la sua vita.
Se questa non è la coscienza che ci caratterizza domandiamo a Maria che possa intercedere perchè ci accada di innamorarci davvero di quella strada che il Signore mette davanti a noi e che paure e calcoli lascino il nostro modo di pensare.
Solo così potremo affascinare il mondo e vivere lieti.
Testo completo: 20160106 Epifania del Signore
Tutti restano meravigliati e danno testimonianza, in fondo quell’uomo era un figlio di falegname, come poteva insegnare a loro così bene, come poteva essere riconosciuto sapiente. In questa pagina coloro che lo ascoltano sono ben lontani dall’invidia e dal fastidio che incontreremo nelle pagine del Vangelo, semplicemente riconoscono che quel Gesù ha qualcosa da dire anche a loro. Non sanno ancora che ciò che dice porterà grandi cambiamenti, costringerà chi decide di aderire a cambiare il proprio sguardo sulle cose, semplicemente riconoscono che quell’uomo ha qualcosa da dire.
Testo completo: 20160103 Domenica dopo ottava Natale
E non può essere diverso per noi, non accontentiamoci di desiderare qualche comodità in più o che le cose vadano un po’ come noi abbiamo in mente, non accontentiamoci di desiderare che le persone a noi care corrispondano ai nostri schemi. Desideriamo e domandiamo che la familiarità che aveva Maria con il Signore diventi un po’ nostra in questo nuovo anno perchè possiamo affrontare con letizia le circostanze della nostra vita.
Come può accadere tutto questo?
Attraverso la strada che il Signore metterà davanti a noi nei giorni a venire che permetteranno al cuore attento e disponibile di cambiare il suo sguardo sulla realtà e riconoscere il bene che il Signore non fa mancare nella storia.
Testo completo: 20160101 VIIIgiornoOttava – Primo dell’anno
Inevitabilmente ciascuno di noi avrà avuto le sue difficoltà, i suoi problemi, avrà faticato nelle circostanze che la vita ha posto di fronte a lui tuttavia ciascuno di noi, restando desto, non può nel corso dell’anno trovare uno spiraglio di bene, un punto saldo che man mano si è fatto strada dentro la quotidianità. Se così non fosse stato il primo proposito per questo 2016 deve essere quello di restare desti e cercare i segni buoni che il Signore non fa mancare e domandare di non demordere nel seguirli e di avere la grazia di possedere almeno un po’ della disponibilità che Maria testimonia a ciascuno di noi.
Testo completo: 20151231 VIIgiornoOttava
Non occorre aver parola, come dire non occorre aver compreso per aderire totalmente alla sequela nel Signore.
La festa di oggi testimonia proprio questo!
Spesso ci diciamo: “come sarebbe bello se fossimo convinti, come sarebbe bello se fossimo scientificamente certi della fede” eppure questo non accade, eppure gli innocenti di oggi hanno trovato il loro posto nel regno dei cieli.
Il bambino nell’umiltà è nato con una gratuità oltre la nostra misura. Stefano ieri ha subito testimoniato che, per quanto gloriosa la festa natalizia, la via del cristiano non è senza fatiche e preoccupazioni ma nonostante tutto lieta. Oggi Giovanni ci testimonia il rapporto singolare con il Signore. Un rapporto strano, unico nella storia come unica è la personalità e l’umanità di ciascuno di noi.
Spesso accade che i principi dell’educazione si basano sul traguardo da raggiungere prima che sulla scoperta del valore della singola persona. Questo accade a scuola come, talvolta, in famiglia. Il cuore della questione invece trova piena spiegazione nella singolarità di ciascuno di noi. Occupare ciascuno il suo posto nel grande corso della storia non vuol dire essere incasellati in schemi o percorrere strade tracciate dal costume o dall’idea degli educatori ma scoprire il valore della propria umanità e metterla in pratica.
Testo completo: 20151227 IIIgiornoOttava
La chiesa presenta alla nostra riflessione, dopo la grande solennità del Natale, la figura di Santo Stefano primo martire.
Abbiamo lasciato l’innocenza di quel bambino che abbiamo accompagnato con festa nei primi istanti della sua vita per lasciar subito spazio, come a non volerci illudere, alle fatiche che i primi cristiani hanno vissuto un po’ a testimonianza e monito di ciò che continua ad accadere nella storia.
Stefano testimonia a noi che il “si” di Maria continua nella storia attraverso uomini che decidono di donarsi totalmente a Lui e che per questo son disposto a sacrificare tutto.
Stefano però muore lieto, è certo di Colui che ha incontrato, non ha timore, ha imparato a seguirlo sapendo che, da quando ha avuto la grazia di incontrarlo, non lo lascerà più.
Dio ha deciso di farsi bambino e di accettare, innanzitutto su di se, questa dinamica. Maria ha aderito con altrettanta decisione al crescere di quel bambino che giorno dopo giorno lo stupiva.
Impariamo allora l’umiltà di quel bambino, impariamo la determinazione di un Dio che vive con letizia e certezza le fatiche della nostra umanità ma allo stesso tempo ciascun genitore guardi alla libertà con cui Maria ha seguito la strada indicata dal bambino che oggi è nato.
Solo fissando lo sguardo su queste dinamiche possiamo imparare quell’amore totalmente gratuito che la festa di oggi ci ricorda. Solo guardando a Maria che accetta per prima questo dono sproporzionato e a Dio che è capace di una gratuità totale senza ritorno possiamo imparare cosa vuol dire vivere rapporti veri nella nostra vita.
Il Signore si fa presente in modo inatteso proprio attraverso questa nostra vita, in questo giorno ce lo dimostra. Accettiamo questo dono e lo seguiamo con libertà?
Testo completo: 20151225 Natale
