Il nostro silenzio…

Domenica delle Palme – Ritiro di IV elementare

Il Vangelo di questa domenica di Quaresima celebra il ricordo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme che avviene tra ali festose che osannano a Lui come al salvatore che può risolvere tutti i problemi della gente. Non è lontana la risurrezione di Lazzaro che la scorsa domenica abbiamo potuto ricordare.

Le sensazioni che percorrono la folla sono quelle di persone convinte di aver visto e incontrato colui che risolverà tutti i nostri problemi sulla terra. Un uomo di cui alcune persone si fidano, provate a pensare al fatto che hanno aperto una tomba dietro sua indicazione… Chi di voi gira nei cimiteri aprendo tombe? Eppure si sono fidati e l’hanno fatto. Pensate al cieco nato che oltre ad essere evitato da tutti si vede spalmare addosso del fango… eppure anche lui si fida.

La gente è però più concentrata sull’esito miracoloso degli eventi che non sulla fatica iniziale dell’adesione alle stranezze di Dio…

Oggi entriamo nella settimana santa (bisognerebbe dire autentica) proprio ricordando questo momento festoso che ben presto avrà un chiaro contraltare.

Spostiamoci con il pensiero a venerdì. Siamo abituati a vedere una folla di persone che aggredisce Gesù e in modo chiaramente ingiusto lo condanna a morte.

Spesso ci concentriamo su questo aspetto della vicenda ma il vero contrasto l’abbiamo tra le urla festose di oggi e il silenzio che salva Barabba.

Noi dove siamo?

Lui però incurante dell’abbandono dei suo ci salva. Muore per noi che l’abbiamo abbandonato!

La sua morte arriva oggi a noi per dirci che qualunque cosa facciamo siamo perdonati. Per questo il sacramento della confessione al quale avete iniziato ad accostarvi è legato a quello che succede ai nostri giorni.

 

Io sono il salice piangente

Piango per un niente

Perché sono sempre sotto il sol

Ma se soffia il vento mi sento un portento

Ballo il twist la rumba e il rock and roll

Salice piangente salice piangente rock

Il rock del salice piangente – Stefano del Testa

 

Chi di voi avrebbe potuto dire che il salice “piangente” era una pianta così allegra e felice? Il cuore della canzone che abbiamo ascoltato vuole proprio dirci che ciascuno di noi è grande così com’è deve solo imparare a mettere “in gioco” i suoi talenti. La confessione ci ricorda da una parte che sbagliamo ma dall’altra, e questo è molto più importante, che c’è qualcuno che ci aspetta per salvarci.

È così che di fronte allo scetticismo e all’incredulità dei nostri vicini anche la luna diventa per noi!

 

Ho detto a Dio “Voglio la luna”

Lui mi ha risposto “L’ho fatta per te”

Voglio la luna

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