Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi per ingannare

I domenica di Avvento – Ritiro Prima Media

La frase con cui titoliamo il nostro trovarci di oggi sembra poco comprensibile soprattutto per ragazzi e ragazze di prima media. È un versetto del Vangelo che abbiamo ascoltato oggi. Vangelo che con la I domenica di Avvento apre un nuovo inizio, un nuovo anno liturgico.

La nostra vita è tutta segnata dagli anni: primo e ultimo dell’anno, compleanno, anno scolastico, anno finanziario. Questo nostro ritmare l’anno prende la sua origine al di fuori di noi, non ce lo siamo inventato. Il tempo di un anno è dato dal tempo di rivoluzione della terra intorno al sole. Esiste da milioni di anni, da prima che noi ci fossimo, e ci permette la vita.

È così che anche ciò che per noi è più importante, il tempo liturgico assume una scansione annuale. Qual’è la meta di questo cammino? L’abbiamo appena vissuta ed è la festività di Cristo Re. Se la regalità di Gesù non resta un modo di dire, in fondo un po’ “esotico”, cambia radicalmente la nostra vita. Pensate quando studiate le epoche monarchiche cosa voleva dire avere un re buono e come le persone vivevano, provate ad immedesimarvi in loro.

Se vi capita di ascoltare la canzone “La leva calcistica del ’68” di De Gregori vi potete accorgere che per iniziare un nuovo cammino non occorre esser certi di riuscire con le proprie forze a portare a termine le cose, per esempio un calcio di rigore. Per iniziare il cammino occorre avere qualcuno di cui ci si fida e che ci vuole bene che ci indica la strada.

Nino capì fin dal primo momento,

l’allenatore sembrava contento

e allora mise il cuore dentro alle scarpe

e corse più veloce del vento.

Noi, nel nostro emisfero, abbiamo anche la fortuna che le stagioni ci aiutano ad entrare un po’ nella scansione del tempo liturgico. Se ci fate caso, l’inizio dell’Avvento con il Natale sono collocati in autunno/inverno  con la vita che nasce e ci porta man mano nella primavera. Qua si colloca la quaresima e la Pasqua con l’esplosione della vita che poi si realizza nell’estate. Voi in più avete la fortuna che questa esplosione di vita viene a coincidere con il momento della vostra cresima. Il cammino di preparazione a questa è allora ancora più significativo.

Vediamo allora il versetto da cui partiamo nella nostra riflessione:

“Sorgeranno falsi cristi e falsi profeti

e faranno segni e prodigi per ingannare” Mt 24,24

La lettura ci colloca nella fine del mondo e ci invita ad esser pronti anche nelle difficoltà a riconoscere nella vita ciò che vale da ciò che è superfluo.

Da dove ha avuto origine la nostra vita? Beh sicuramente nel giorno in cui siamo venuti al mondo ma possiamo oggi concentrarci anche in quel Sacramento che ci ha introdotto nella vita da cristiani che è il Battesimo. In questo Sacramento Dio ci ha voluto bene e ha accettato quello che chiedevano i nostri genitori per noi: di essere accolti nella sua grande famiglia. Subito però Gesù ci mette in guardia, e ce lo racconta l’evangelista Matteo: “Allora se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui; ecco è là”, voi non credeteci”. La strada che dobbiamo percorrere non è semplice e immediata ma è cosparsa di difficoltà. Ce ne accorgiamo tutti i giorni quando le persone intorno a noi cercano di dirci che senza Gesù si vive meglio, senza impegni, e facendo quello che si vuole.

In prima media può sembrare, ed è vero, di essere all’inizio di questa strada ma ciò che non deve succedere è pensare che le scelte che facciamo non siano importanti. In realtà le piccole cose che tu oggi decidi son piccoli mattoncini che costruiscono il tuo domani.

Ma dove trovi questi mattoncini oggi? Calcio, scuola, famiglia, amici e amiche… nei posti in cui vivi e in cui passi il tuo tempo puoi trovare ad uno ad uno quei momenti e quelle scelte che pian piano ti fanno crescere. L’avvento è un tempo di attesa, aspettiamo che succeda qualcosa, che arrivi Qualcuno. Un po’ la sorpresa pensiamo che ci sia rovinata dal fatto che sappiamo già chi arriva e sappiamo come finisce la storia

 

Un amico fedele è una protezione potente,

chi lo trova, trova un tesoro.

Per un amico fedele, non c’é prezzo,

non c’è peso per il suo valore.

Un amico fedele è un balsamo di vita,

lo troveranno quanti temono il Signore.

Chi teme il Signore è costante nella sua amicizia,

perché come uno è, così sarà il suo amico.

SIRACIDE 6,14-17

Pensate che persino la Bibbia parla dell’amicizia e dice che è una cosa importante! Possiamo allora pensare di arrangiarci e decidere di vivere l’amicizia come ci passa per la testa o forse la Bibbia ci dice questo perchè l’amicizia è un valido aiuto nel cammino che stiamo facendo?

Allora, anche se piccoli, dobbiamo chiederci che cosa vuol dire essere amici. Tu di chi sei amico? Di solito nella vita si diventa grandi amici se ci si aiuta nelle difficoltà e nella vita di tutti i giorni. Questo vuol dire che si gioca insieme nel tempo libero ma che si sta insieme anche quando l’amico sta facendo fatica per qualche motivo. Prova a pensare se il tuo migliore amico, con il quale magari vai anche a scuola, un giorno arriva in classe triste. Non ti vien voglia di aiutarlo e di stare con lui? L’avvento è il tempo dell’attesa ma quest’attesa non è il tempo in cui non far nulla. Non è il tempo in cui riempire le giornate vuote sperando che le vacanze arrivino presto. Gesù ha voluto che gli uomini lo aspettassero con attenzione nei secoli. Nei libri della Bibbia prima dei Vangeli l’attesa del Messia è sempre presente.

Gli angeli appaiono ai pastori, come ci immaginiamo questa scena? I pastori non erano i ricchi del tempo, non erano i più bravi e furbi, erano persone spesso lasciate ai margini della civiltà e Gesù arriva anche da loro. Occorre essere semplici per attendere e saper vedere chi arriva.

E ora prova un po’ tu a lavorare partendo da quello che vivi nella tua vita.

Ma tu come fai a riconoscere chi ti inganna? Di chi ti fidi? Come capisci la differenza? Sei disposto ad aiutare I tuoi amici più cari a rispondere a queste domande?

I pastori si son fidati degli angeli e non hanno trovato una reggia ma una mangiatoia. Forse anche noi, se stiamo attenti, arriveremo a Natale e ci stupiremo e fideremo di quello che in queste settimane sapremo scoprire.

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