La distanza…

PIC02052Il fatto che ci siano fratelli, per quanto amati, non elimina la necessità dell’amico. Per vivere tra i fratelli bisogna avere un amico, anche lontano.

Pavel Florenskij, Colonna e Fondamento, Lettera 11

Che cosa vince la fatica della distanza? Come può un affetto resistere quando io sono a Sidney e tu a Mosca. Che cosa per anni ha fatto attendere il ritorno dell’amico o in altra forma della persona amata?

Oggi nell’era della comunicazione istantanea è ancora possibile cantare

“Mentre dormivo sotto la tenda

sognavo d’esser con la mia bella,

e invece ero di sentinella

fare la guardia allo stranier”

Canto Alpino, Era una notte che pioveva (post)

questo è il canto del desiderio dell’uomo amato che allo stesso tempo contiene, come tanti canti di quest’epoca, il desiderio della fedeltà.

Come è possibile tenere fedeltà in questa nostalgia che oggi tocca anche tanti di noi, che cosa ci tiene uniti? Come posso dire che l’amico lontano oggi aiuta il mio presente?

La fatica è un’occasione per togliere ciò che è superfluo ma allo stesso tempo per rinforzare i legami e diventa quindi un’occasione. Non dire non ce la faccio ma abbi il coraggio di guardare al bene che ne nasce per te!

Perchè volti le spalle al tuo amico appena non corrisponde più alla tua idea? Perchè non accetti quel minimo di fatica di andare un po’ oltre il tuo pensiero e la tua voglia del momento?

Oggi i desideri sono spesso realizzati prima che tu li esprima, i genitori realizzano i desideri dei figli prima ancora che questi chiedano, gli insegnanti cercano di non contrariare troppo gli alunni per evitare problemi e così via…

Ma tu vuoi accontentarti o sei disposto a rischiare anche un po’ di fatica?

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